Con cogenerazione si intende la produzione di energia elettrica e calore simultaneamente. Generalmente questa è ottenuta col lavoro di un motore endotermico, detto cogeneratore. In particolare si tratta di un motore che utilizza il Bio-metano prodotto nell’impianto.
Il Bio-metano è ottenuto dalla fermentazione di liquami, derivati da rifiuti zootecnici. A questi ultimi è aggiunto insilato, prodotto derivato dalla fermentazione di trinciato di mais o orzo. Questi prodotti formano una miscela, nella quale vivono e trovano nutrimento batteri responsabili della produzione di biogas, tramite la fermentazione anaerobica. Questo gas è costituito da percentuali di metano tra il 50-60% e anidride carbonica 40-50%. Dal digestore, ovvero la vasca dove avviene la fermentazione, il Bio-metano è pompato e usato per alimentare il cogeneratore. La corrente elettrica è prodotta da un alternatore collegato al motore endotermico.
Il recupero del calore generato dal motore endotermico è importante quanto la produzione della corrente. Contribuisce a ridurre i costi dei processi in cui viene utilizzato, e ad aumentare la sostenibilità ambientale dell’azienda, andando a sostituire processi più inquinanti. Viene recuperato ed è usato in diversi modi:
È impiegato nel processo di digestione, come riscaldamento nelle vasche di trattamento delle miscele in fermentazione (digestando). Tramite una rete di teleriscaldamento, estesa per più di un chilometro nel sottosuolo della nostra azienda, è impiegato per il riscaldamento dei locali aziendali e di quelli domestici.

Con uno scambiatore a bromuro di litio invece viene impiegato per la refrigerazione dei silos dove vengono stoccati i cereali.

Attraverso grossi scambiatori di calore acqua-aria, è impiegato per l’essicazione del riso, dove ha affiancato i vecchi bruciatori a GPL, facendoci ridurre il consumo di Gas di Petrolio liquefatto.